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DI “PARI PASSO” CONTRO GLI STEREOTIPI. LA PROVINCIA DI LIVORNO PER LA PARITA' DI GENERE
DI “PARI PASSO” CONTRO GLI STEREOTIPI. LA PROVINCIA DI LIVORNO PER LA PARITA' DI GENERE
pubblicata il 22/01/2025

Supporto ai Comuni per redigere Bilanci di genere e animazione territoriale per famiglie, studentesse e studenti, docenti di scuole di ogni ordine e grado per promuovere la cultura delle pari opportunità e migliorare la qualità della vita di cittadine e cittadini. Sono le principali azioni di “Pari passo” (Per Attività di Sensibilizzazione e SOstegno), progetto triennale della Provincia di Livorno sostenuto dalla Regione nell’ambito del rifinanziamento, attraverso i fondi del PR FSE+2021-2027, della sua legge sulla cittadinanza di genere (l.r. 16/2009).
“Pari passo” è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a Livorno nella sede dell’ente, a Palazzo Granducale, dall’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini e dalla presidente della Provincia di Livorno Sandra Scarpellini. Grazie alla partecipazione al bando regionale lanciato nella scorsa primavera, la Provincia di Livorno ha ottenuto un contributo di circa 552 mila euro, e le prime azioni del progetto hanno preso il via in questi giorni.
Saranno realizzate attività, coordinate dalla Provincia di Livorno, di coinvolgimento, condivisione nonché affiancamento sul Bilancio di Genere dei Comuni del territorio provinciale, a cui seguirà la redazione, per i tre anni di durata del progetto, del BiGe in uno degli enti coinvolti.
Per quanto riguarda le scuole, le attività saranno diversificate in base al livello scolastico: nelle primarie e medie ci saranno laboratori creativi mentre agli studenti e alle studentesse delle superiori saranno proposte proiezioni cinematografiche, cui seguiranno approfondimenti e confronti. Tre i temi conduttori delle attività, per affrontare la parità di genere su fronti diversi: il primo tema sarà la storia, il secondo le scienze, infine la cittadinanza attiva e il lavoro. Previsti seminari tematici sul superamento degli stereotipi rivolti ai docenti delle scuole d’infanzia e primarie, e ai genitori.
“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 'Cittadinanza di genere' – ha dichiarato l’assessora regionale Alessandra Nardini - era una impegno che ci eravamo presi in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, sia un preciso dovere delle istituzioni”. “Se vogliamo farlo concretamente – ha aggiunto - dobbiamo partire dall'educazione, dal rimuovere pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. Dobbiamo, dunque, cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e e uomini e sconfiggendo il patriarcato che, al netto di quello che alcuni dicono, esiste ancora, eccome”. “Ecco perché – ha spiegato l’assessora - siamo partiti nel 2022 con un primo bando, che allora definimmo sperimentale, che andava a rifinanziare la nostra legge regionale con complessivi 800mila euro a livello regionale, ed oggi non solo confermiamo il rifinanziamento ma lo incrementiamo notevolmente e diamo continuità a questi interventi, attraverso un bando triennale finanziato con 5,7 milioni a livello regionale”. “Come nel 2022, tra le azioni che le Province possono mettere in campo con queste risorse – ha sottolineato Nardini - ci sono i bilanci di genere, uno strumento molto utile per mettersi in discussione e migliorarsi, andando ad analizzare come le scelte amministrative fatte impattino, talvolta appunto diversamente, sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini e per chiedersi dunque se le scelte adottate siano o meno sufficienti per promuovere una reale e piena parità o come poter fare di più. E poi i progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, azione che ho voluto anche in questo bando obbligatoria per accedere al finanziamento, perché sono fermamente convinta che questa sia la sola strada per prevenire, per impedire in futuro che disuguaglianze e discriminazioni continuino a verificarsi”. “Voglio ringraziare davvero di cuore la Presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini - ha concluso l’assessora - per il suo impegno incessante su questi temi. La nostra scelta di destinare queste risorse alle Province consentendo loro di poter tornare ad esercitare appieno una loro competenza, quella sulle pari opportunità, non era scontata, ma siamo convinti che la collaborazione tra le diverse istituzioni sia fondamentale e che le Province meritino di tornare ad essere valorizzate e riconosciute, dopo anni in cui sono state depauperate di risorse, economiche e umane. Con questo bando uniamo le forze, la Regione, insieme alle Province toscane, ai Comuni, alle scuole, ai Centri Antiviolenza, alle associazioni e alle tante realtà che nei vari territori quotidianamente portano avanti questa battaglia di civiltà, per affermare la cultura del rispetto delle differenze, tutte, e la cultura della parità”.
“La Provincia di Livorno – ha dichiarato la presidente Sandra Scarpellini - ha una lunga esperienza sul tema del Bilancio di genere, che come Ente abbiamo iniziato ad elaborare da oltre 10 anni. Uno strumento importante che aiuta a rileggere le politiche pubbliche per evidenziarne il valore istituzionale e l’impatto di genere e della distribuzione delle risorse sulle vite delle donne e degli uomini, nonché sulla qualità complessiva del contesto sociale. Per questo pensiamo sia utile mettere a disposizione dei Comuni la nostra esperienza, condividendo le buone pratiche e lavorando non solo sulla redazione dei Bilanci di Genere, ma anche sulla formazione del personale delle singole Amministrazioni. L’obiettivo è quello di accrescere e consolidare nel tempo la capacità di analisi, in un’ottica di genere, delle politiche attuate, nella consapevolezza che le differenze e le disuguaglianze tuttora esistenti, rendono le politiche pubbliche non neutrali rispetto anche alle scelte di governo locale”.
I Comuni che al momento hanno dato la loro adesione al progetto sui bilanci di genere sono: Livorno, Cecina, Collesalvetti, Marciana, Castagneto Carducci e San Vincenzo.
Grazie ai progetti finanziati negli anni scorsi dalla L.R. 16, la Provincia di Livorno ha portato il tema della cittadinanza di genere in tutte le scuole del territorio. Nell’ultimo triennio, il lavoro sulla lotta agli stereotipi ha coinvolto oltre 700 utenti, tra istituti comprensivi e scuole superiori. 
Con il progetto “Pari passo” si apre un nuovo programma di azioni, con alcune attività avviate proprio nei giorni scorsi. La prima ha visto la Provincia impegnata in un incontro introduttivo sulla redazione del bilancio di genere con il Comune di Collesalvetti, mentre la seconda fa parte del progetto rivolto alle scuole, con la proiezione del film “Il diritto di contare” (2016) di Theodore Melfi presso l'ITIS Galileo Galilei di Livorno.
“Attraverso le scuole, - evidenzia la presidente Scarpellini - occorre favorire quel necessario cambio di sguardo in termini di genere, sia nelle proposte didattiche, sia in un approccio maggiormente inclusivo e rispettoso dell’identità personale. A maggior ragione in un momento in cui i segnali che arrivano dal governo  sembrano andare nella direzione opposta”.
La combinazione di attività diversificate e di soggetti eterogenei è il punto di forza del progetto. Sono coinvolte almeno due scuole per ogni Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione e almeno 100 persone ogni anno, con l’obiettivo di estendere il più possibile la partecipazione.
Il filo conduttore delle attività previste, vedrà coinvolti gli istituti in un percorso di confronto e approfondimento sui temi della parità di genere, del rispetto delle diversità, dell’inclusività e del contrasto alla violenza contro le donne, declinato con linguaggi e strumenti diversificati.
All’attuazione del progetto con le scuole concorrono Provincia di Livorno Sviluppo srl, Cooperativa Itinera, Arci, soc. Grufo&Grufo srl. Al progetto per il BiGe collabora lo Studio Come di Roma.
(Fonte: Toscana Notizie)




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